“L’arte deve avere il vero per oggetto, l’utile per scopo e l’interessante per mezzo”
A.Manzoni
Lo spettacolo è una rivisitazione contemporanea dell’opera I PROMESSI SPOSI di Alessandro Manzoni affidato a due studentesse “allergiche” ai libri e alla lettura.
Lo spettacolo si articola su due piani diversi ma complementari. Il primo è quello rappresentativo in cui si affermano le qualità di illusione-finzione del teatro. Il secondo invece è il piano della realtà, della condizione pre-rappresentativa in cui ciò che conta è il reale, non il corpo immaginario ma quello fisico, non le emozioni fantastiche ma quelle autentiche.
PROMESSI&PROMOSSI vuole comunicare la bellezza dell’opera originale fuori dal discorso didattico, cercando di accorciare la distanza tra attore e spettatore sollecitandone l’immaginazione che non assiste passiva ma è invitata a prendere una posizione.
Lo spettacolo gioca sull’immediatezza, la contemporaneità delle parole e delle azioni sceniche. La rinuncia all’appesantimento di un’interpretazione “classica” da vita ad un’interpretazione viva, finalizzata a creare familiarità con l’opera Manzoniana al di là dei pregiudizi che spesso gli studenti hanno nei confronti dei libri letti a scuola.
L’elaborazione di una struttura narrativa e gestuale nata appositamente per giovani spettatori vuole creare anticorpi autentici e non fittizi verso i modelli consumistici dello spettacolo, dal cattivo teatro alla televisione.
E’ inutile infatti demonizzare il degrado della cultura delle immagini se non facciamo nascere nuovi bisogni, nuove necessità creative nei giovani.
Formare un pubblico cosciente, consapevole, curioso, vuol dire sviluppare un teatro migliore. E produrre un pubblico maturo è compito che va affrontato fin dall’infanzia.